Questo articolo analizza l’attuale impatto dell’Intelligenza Artificiale (IA) nelle piccole e medie imprese (PMI), smentendo l’idea che sia ancora un concetto indefinito o prerogativa esclusiva delle grandi multinazionali. Chatbot intelligenti rivoluzionano la comunicazione aziendale, mentre l’IA ottimizza la pubblicità online, consentendo personalizzazioni avanzate. Le PMI sono incoraggiate a innovare, formarsi, creare partnership strategiche e garantire etica e trasparenza nell’uso dell’IA per rimanere competitive sul mercato.
Chi pensa che l’Intelligenza Artificiale sia una prospettiva ancora da definire, oppure che sia appannaggio delle grandi multinazionali che possono investire ingenti quantità di denaro in ricerca e sviluppo, si sta sbagliando.
Come prima cosa, l’Intelligenza Artificiale fa parte del nostro presente e ha un trend di crescita esplosivo.
In poco più di un anno questa nuova tecnologia ha conquistato la scena sotto tutti i punti di vista: politico, tecnologico, etico, giuridico. Sono passati in fondo pochi mesi da quando, nell’ottobre del 2022, una società allora sconosciuta al grande pubblico, Open AI, ha lanciato sul mercato quella che forse neppure loro credevano sarebbe stata una vera e propria rivoluzione.
Oggi, l’Intelligenza Artificiale è presente in un numero ogni giorno crescente di prodotti: dai cellulari ai computer, dal marketing alla sanità. Inoltre, tale tecnologia è vero che ha richiesto e sta richiedendo investimenti miliardari, ma ciò avviene a livello di chi la genera e la sviluppa, mentre per chi la utilizza è estremamente accessibile, addirittura in molti casi gratuitamente. Ciò non vale solo per gli usi individuali, privati o di lavoro, ma anche a livello di organizzazioni e di business aziendali.
Intelligenza Artificiale e PMI
L’AI non è più da tempo un’esclusiva delle multinazionali con ingenti budget o dei centri di ricerca: è oramai accessibile agli individui, agli enti e alle PMI. Ciò comporta che le aziende possono trarre da questa tecnologia un vero e proprio slancio organizzativo e competitivo, che permette loro di competere su un nuovo livello di efficienza.
Le applicazioni in ambito aziendale sono pressochè infinite: comunicazione interna, organizzazione, automazione di processi, gestione del personale, recruiting, marketing, gestione dei prodotti, gestione della clientela, solo per citarne alcuni.
Approfondiamo qui l’aspetto della comunicazione e marketing aziendale, per capire quali interazioni con l’Intelligenza Artificiale si possono verificare.
Qual è l’impatto dell’AI nella comunicazione e nel marketing aziendale?
L’AI sta ridefinendo i modi in cui le aziende si rapportano ai clienti, sia nella fase di engagement, che nella gestione della relazione, fino alla customer care.
Nella comunicazione esterna, l’AI viene già utilizzata per creare o per migliorare la brand awareness, per veicolare la storia, i valori, la mission e la vision aziendali attraverso una comunicazione che è chiamata “brand communication”.
Con l’uso di chatbot intelligenti, le PMI possono oggi fornire servizi 24/7, rispondendo alle domande frequenti, risolvendo problematiche e automatizzando processi che prima richiedevano l’utilizzo di risorse umane e tempi lunghi, liberando così i dipendenti dalle attività più ripetitive e prive di valore aggiunto, per occuparsi di compiti più complessi e remunerativi.
Un esempio concreto è il chatbot che, integrato nel sito web di un’azienda, può suggerire prodotti personalizzati basandosi sul comportamento di navigazione del cliente, può rispondere in tempo reale ad ogni richiesta con un atteggiamento “umano” e può chiudere addirittura contratti guidando il cliente verso l’acquisto.
Un ulteriore ambito chiave per l’applicazione dell’AI è la pubblicità online. Grazie all’AI, è possibile creare campagne pubblicitarie altamente personalizzate, che mostrano i prodotti giusti alle persone giuste. Ad esempio, un’azienda di abbigliamento può mostrare determinati capi solo a un target femminile di una certa fascia d’età che abbia già mostrato interesse per quel tipo di abbigliamento.
Gli stessi contenuti promozionali possono essere generati in modo automatico tramite AI. Testi, immagini e video possono essere creati su misura con l’AI per aumentare le conversioni e l’engagement. L’AI può anche ottimizzare tali contenuti in tempo reale per massimizzarne l’efficacia.
Nel marketing via email e chatbot, l’AI consente di personalizzare al massimo i messaggi, rendendoli più coinvolgenti. Inoltre, permette di automatizzare completamente alcune attività come la gestione del customer care, liberando preziose risorse.
Nel marketing digitale, l’AI è uno strumento prezioso anche per l’analisi predittiva e la segmentazione del pubblico. Pensiamo a piattaforme come Google Ads e Facebook, che sono al servizio delle aziende per promuovere i propri prodotti, e che ora utilizzano algoritmi di apprendimento automatico per ottimizzare le campagne pubblicitarie, indirizzandole verso gli utenti più propensi all’acquisto. Questo significa che una PMI può investire in campagne pubblicitarie con una precisione molto più mirata che un tempo, riducendo gli investimenti e soprattutto e aumentando il ritorno degli investimenti fatti.
Anche fuori dalla rete, l’AI trova applicazione nel migliorare l’efficacia dei canali tradizionali. Un esempio è l’uso di sistemi di riconoscimento facciale per valutare le reazioni del pubblico a manifesti o spot pubblicitari in spazi fisici, consentendo alle PMI di affinare le strategie promozionali in tempo reale.
Nei prossimi anni vedremo un’esplosione di applicazioni di AI anche nel marketing offline. Ad esempio, nell’ottimizzazione del packaging in base alle preferenze dei consumatori, oppure nella creazione di campagne pubblicitarie personalizzate in TV, radio e cartelloni.
Qual è lo scenario attuale e quali le prospettive future?
Siamo agli inizi del 2024, anno in cui ci si aspetta che l’AI entri a pieno titolo nelle PMI e cominci ad essere utilizzata nel digital marketing e nei processi di comunicazione off line.
La reazione dei settori marketing aziendali è stata molto veloce, ma ha incontrato anche resistenze da parte degli addetti, dovute in parte al timore di essere sostituiti dall’AI e in parte dalla necessità di imparare a conoscere e utilizzare questa nuova tecnologia che sta rivoluzionando il settore.
Si prevede che nei prossimi cinque anni le aziende utilizzeranno copiosamente l’Intelligenza Artificiale per migliorare e implementare la propria comunicazione sul mercato con contenuti iper-personalizzati, analisi predittiva dei comportamenti del pubblico ed estrema capacità di adattamento in tempo reale del marketing ai bisogni e ai comportamenti anche del singolo utente.
Anche nelle relazioni B2B, l’Intelligenza Artificiale rappresenterà un vero e proprio driver di trasformazione strategica, che permette alle aziende di diventare più agili, reattive, permettendo di efficientare le relazioni commerciali, con minori tempi di attesa e soluzioni su misura.
A cosa devono fare attenzione le PMI?
Perché l’AI diventi una risorsa pienamente sfruttata nel proprio business, è necessario che le PMI italiane facciano attenzione nei prossimi anni a:
1. Innovare e investire: è utile partire con esperimenti di AI su piccola scala, come l’integrazione di chatbot o l’utilizzo di strumenti di marketing predittivo; l’importante è rompere il ghiaccio e partire
2. Formazione e aggiornamento: indispensabile investire nella formazione del personale sulle potenzialità dell’AI e restare come collettivo costantemente aggiornati
3. Partnership strategiche: una buona mossa può essere il collaborare con start-up e aziende tech per integrare l’AI nei processi aziendali senza necessitare di competenze interne avanzate
4. Monitoraggio e adattamento: monitorare continuamente le prestazioni delle soluzioni AI adottate ed essere pronti ad adattarle per massimizzare i benefici è il vero atteggiamento vincente
5. Etica e trasparenza: è utile sempre assicurarsi che l’uso dell’AI rispetti la privacy e le normative vigenti, comunicando chiaramente ai clienti l’utilizzo di tali tecnologie.
È bene ricordarlo: l’AI non è un’idea futuristica, è una realtà già oggi e le PMI devono abbracciarla per rimanere competitive sul mercato. Con un approccio oculato e strategico, l’Intelligenza Artificiale può diventare il pilastro su cui costruire le strategie di marketing di domani.